Giurista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1790,
iniziò l'attività forense e continuò le indagini letterarie
toccando tutte le letterature europee. Sotto il primo governo francese fu
vicario regio a San Miniato; condannato durante la prima reazione a tre anni per
idee liberali, il ritorno dei Francesi lo riportò in primo piano nella
vita pubblica. Nel 1803 accettò la cattedra di Diritto criminale a Pisa.
Nel 1843 si ritirò dall'insegnamento, continuando a dedicarsi agli studi
prediletti. Tra i suoi scritti giuridici, citiamo:
Teoria delle leggi della
sicurezza sociale (1831-32);
Saggio di giurisprudenza criminale
(1790);
Elementi del diritto criminale (1808) (San Benedetto a Settimo
1768 - Pisa 1847).